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Rassegna stampa italiana

Articolo pubblicato sul quotidiano “La Nazione” del 23/08/2008 (copertina caffè, pagina 27). 


di Andrea Spinelli

GLI ALBERI hanno nomi evocativi lungo il vialetto della Città Proibita che s’infila nel Parco Zhongshan protetto da due minacciosi leoni di pietra del peso di oltre quattro tonnellate e mezzo ciascuno.

Per incontrare la musica di Giovanni Allevi bisogna percorrere quell’acciottolato carico di storia oltrepassando il Pino delle Locuste e il Cipresso della Vecchiaia per indirizzarsi verso l’altare su cui gli imperatori festeggiavano i pleniluni di febbraio ed agosto offrendo sacrifici al dio della terra She e a quello del grano Ji.

PROPRIO accanto a quell’ara sacra, la mano profana del maoismo ha disegnato la sala da concerti in cui il pianista marchigiano, 39 anni, ieri sera ha contaminato le sue partiture con i suoni e gli umori della China Philharmonic Orchestra, traendone un’ora e mezza di poesia a cui il piccolo schermo di Raiuno proverà a rendere giustizia martedì prossimo all’interno dello speciale “Ad Oriente – Da Venezia a Caofeidian, un viaggio da Piazza San Marco alla Cina” che la musica di Allevi proietta verso il futuro festeggiando la nascita della prima città del Terzo Millennio, disegnata non a caso dall’architetto italiano Pier Paolo Maggiora.

Caofeidian è infatti la colossale eco-city che il governo cinese si appresta a realizzare nella regione dell’Hebei per ridefinire il concetto di insediamento urbanistico. Ed è scopertamente augurale che con l’esibizione dell’incantatore riccioluto la simbolica “prima pietra” sia stata messa entro le mura di quella Città Proibita che i sudditi delle dinastie Ming e Quing ritenevano essere la copia sulla terra dell’ordine cosmico.

PRODOTTO da Francesco Stochino Weiss, Ad Oriente – Da Venezia a Caofeidian prova a far dialogare musica e materia sulla Via della Seta, seguendola attraverso l’Asia Centrale fino ai portoni laccati e ai tetti di porcellana smaltata di Pei-Chin, quella “capitale del Nord” che Pierre Loti definiva “uno degli ultimi rifugi dell’ignoto e del misterioso”.

La sorpresa non è tanto quella di essere stato invitato qua ad esibirmi, ma di esserlo stato per suonare la mia musica” ammette Allevi, che il 2 settembre concluderà all’area Fly di Bresso (Milano) il suo Evolution Tour.  “Trovo quello dei cinesi un gesto di grandissima apertura figlio dei tempi; senza le Olimpiadi, infatti, difficilmente questo paese avrebbe avuto tutta questa voglia di guardarsi attorno e di vivere il presente”.

NELLA CITTÀ a cui i Giochi (e draconiane misure anti inquinamento) hanno reso un aspetto lindo, ordinato, e altamente controllato, Allevi racconta i sentimenti in lotta degli ansiosi come lui (Aria), la tenerezza delle passioni (Come sei veramente), la smania di liberarci dai lacci e lacciuoli della quotidianità (Angelo ribelle).

Proiezioni, giochi di colore, visioni, che tra le pareti in legno di ciliegio della Sala Concerti si perdono nell’aria come le opere di quegli artisti straordinari che poco lontano, in Piazza Tien An Men o sulla terrazza del Tempio del Cielo, intingono i loro pennelli nell’acqua per tracciare sulla pietra ideogrammi che durano solo per qualche secondo.

Dal canto suo la China Philharmonic Orchestra soffre un po’ nella sezione fiati (ma a queste latitudini gli strumenti della tradizione sono archi e percussioni) riuscendo però nel finale a strappare applausi convinti.

TRE GIORNI di prove mi hanno fatto capire che i musicisti cinesi hanno una velocità di apprendimento straordinaria e una precisione tecnica capace di compensare, almeno in parte, l’intensità che hanno le nostre orchestre. Qui conta infatti il cervello mentre da noi il cuore. Anche se la mia musica ha bisogno di entrambi” ammette Allevi che, dopo tre anni di dischi e concerti a tambur battente, ha già pronta una nuova sfida “non prima però di essere scomparso dalla circolazione almeno per un anno“.

“Ho composto una suite per orchestra, Angelo ribelle, ma non ancora una sinfonia; forma espressiva con cui non vedo l’ora di confrontarmi. Anche per testarne la contemporaneità. Se una volta composta la trovassi vecchia, chiuderei le partiture in un cassetto da non riaprire più”. E le Olimpiadi, Giovanni? “No, io non le ho viste. Ma spero di aver conquistato la medaglia d’oro della musica“.

Rassegna stampa nazionale

Apparsa su “Notiziario Farnesina” (gestito dall’agenzia “Il Sole 24 Ore Radiocor”) del 28/07/2008 (fonte, ambasciata d’Italia a Pechino).

PECHINO – (Il Sole 24 Ore Radiocor) – 28 lug – Lo studio di architettura italiano ArchA diretto da Pier Paolo Maggiora ha vinto la gara relativa allo sviluppo urbanistico architettonico della Citta’ di Tangshan-Caofeidian.

Il progetto si riferisce alla urbanizzazione complessiva di un’area di 370 Km2, nel cui ambito sorgera’ il polo industriale e la citta’ eco-sostenibile di Tangshan-Caofeidian.

Pier Paolo maggiora insieme a Zaha Hadid, Arata Isozaki e Daniel Libeskind ha realizzato anche il progetto City Life nell’area dell’ex Fiera di Milano. http://www.ambpechino.esteri.it

Rassegna stampa internazionale

Articolo apparso sul sito di informazione italiana in lingua giapponese “Love Italy” del 25/7/2008 (traduzione in lingua italiana – disponibile la versione originale in giapponese ed una traduzion in lingua inglese).

L’architetto italiano Pier Paolo Maggiora, ArchA studio, ed il suo staff di 50 persone, progetterà l’eco-city di Caofeidian, in un’area di 370 chilometri quadrati (con 120 chilometri quadrati sul mare), con una popolazione di circa 2.5 milioni di abitanti ed un costo totale per la sua costruzione variabile da 250 miliardi a 400 miliardi di euro.

La costruzione inizierà nel mese di agosto quest’anno. Entr il 210 vivranno nella nuova città i primi 52,000 abitanti. La città sarà completata intornoal 2030.

Rassegna stampa internazionale
Articolo apparso sul sito di informazione italiana in lingua giapponese “Love Italy” del 25/7/2008 (traduzione in lingua inglese – disponibile la versione originale in giapponese ed una traduzione in italiano).

Italian architect Pier Paolo Maggiora, ArchA studio, and his staff of 50 people, will project the eco-city in Caofeidian (TSAOFEIDIEN), in an area of 370 square kilometers (120 square kilometers of sea), with a population of about 2.5 million and a total construction cost of 250 billion to 400 billion euros

The construction is going to start in August this year. In 2010, 52,000 people will be living there. The city will be complete around 2030.

Rassegna stampa internazionale

Articolo apparso sul sito di informazione italiana in lingua giapponese “Love Italy” del 25/7/2008 (articolo originale in lingua giapponese – disponibile una traduzione in inglese ed in italiano).

イタリア人建築家ピエル パオロ マッジョーラと、スタジオArchAの 50人のスタッフが、中国の渤海(ぼっかい)湾上の都市計画を手がけることになった。Caofeidian(ツァオフェイディエン)と命名されたその街は、高速鉄道で北京まで40分、面積370平方キロメートル(うち120平方キロメートルが海上)、収容人口約250万人、総工費2,500億~4,000億ユーロと言われている。工事は今年8月から開始され、2010年までにまず5万2,000人が居住を開始、2030年までに完成予定。国際的な都市モデルになるよう、エコロジーで、美しく、革新的なデザインを心がけたというマッジョーラ氏は、過去にはミラノのシティライフ再開発プロジェクトなども手がけている。

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